Principi dei sistemi auto-organizzanti
Mentre non ci sono due sistemi auto-organizzanti uguali ed ognuno è mutevole nel tempo, differenze che vediamo anche tra le strutture di cui si forniscono i diversi gruppi locali in Italia, tutti i sistemi auto-organizzanti condividono i seguenti principi fondamentali.
Struttura a cerchi
Questi cerchi sono connessi e cooperano e comunicano tra loro in modo che l'organizzazione sia coesa in un tutto e, allo stesso tempo, favorisca l'autonomia delle parti.
Scopo condiviso
Le persone lavorano in maniera efficace e cooperativa se c'è chiarezza su qual è il loro scopo condiviso, il quale determina e guida le azioni, i progetti e le responsabilità del cerchio.
Autorità e responsabilità distribuite
Assegnare mandati a cerchi e ruoli permette una distribuzione chiara e consapevole delle responsabilità, dell'autorità (potere) decisionale e del carico di lavoro; questo favorisce la presenza di una leadership distribuita, che rende l'organizzazione più resiliente e meno vulnerabile.
Decisioni tramite assenso
Informazioni e conoscenze diffuse vengono ascoltate affinché cerchi autonomi possano prendere decisioni tollerate (abbastanza buone e sicure) in maniera efficace, informata, consapevole e sperimentale e in continuo apprendimento.
Trasparenza
L'accesso distribuito alle informazioni favorisce comprensione e apprendimento, riduce le barriere all'inclusività e alla partecipazione e rende più sane le dinamiche di potere.
Continua evoluzione
Cicli di azione, riflessione, apprendimento e nuova progettazione aiutano la nostra organizzazione a evolversi e adattarsi a contesti in mutamento e ad obiettivi ambiziosi; far emergere le tensioni e agire di conseguenza ritenendole delle opportunità è centrale per un'organizzazione resiliente.
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