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IL LAVORO CHE RICONNETTE (The Work That Reconnects)

“L’obiettivo centrale di The Work That Reconnects è di aiutare a scoprire e fare esperienza della nostra innata connessione con le altre persone e con il potere sistemico e auto-curante della rete della vita, così da essere animat* e motivat* a giocare il proprio ruolo nella creazione di una civiltà sostenibile”Joanna Macy

Come Funziona

  • Fornisce pratiche e prospettive tratte dalla Scienza dei Sistemi, dall’Ecologia Profonda, e altre Tradizioni Spirituali che stimolano la nostra connessione esistenziale con la rete della vita attraverso lo spazio ed il tempo.
  • Riconfigura il nostro dolore per il mondo come evidenza di un’appartenenza comune ad un universo relazionale, e quindi trasforma il nostro potere di agire per la vita.
  • Risveglia la capacità di reazione e resistenza per affrontare in piena consapevolezza la Grande Svolta (The Great Turning) e la Grande Distruzione, (The Great Unraveling) sia in termini di consapevolezza storica sia nel nostro presente, e ci aiuta ad abbracciare l’incertezza.
  • Ci rende coscienti dell’ingiustizia, del razzismo e dell’oppressione sistemica della società della crescita industriale. In questo modo incoraggia il nostro impegno nella trasformazione di tutte le istituzioni a beneficio di tutti gli esseri umani, indipendentemente dal colore della pelle, dalla cultura, dalla religione, dall’identità di genere o dalla storia di vita.
  • Afferma che le nostre intenzioni di agire per il benessere di tutti gli esseri viventi e diventare alleat* di tutte le persone oppresse e marginalizzate, possono diventare principi alla base dell’organizzazione delle nostre vite.
  • Presenta The Great Turning (la Grande Svolta) come una sfida che ciascun* di noi, collaborando con l* altr*, è pienamente in grado di affrontare attraverso le caratteristiche e le modalità che l* contraddistinguono.

Elementi essenziali di The Work That Reconnects

  1. La nostra Terra è viva.
  2. La nostra vera natura è molto più antica e onnicomprensiva rispetto al Sé separato a cui siamo abituati nelle società occidentali.
  3. La nostra esperienza di dolore esistenziale per il nostro mondo, scaturisce dalla interconnessione con tutti gli esseri viventi, inclusi gli esseri umani di diverse culture. Da questa interconnessione nasce la possibilità di agire rappresentando gli interessi di tutte/i.
  4. Quando il nostro dolore per il mondo non trova solo una legittimazione intellettuale, ma lo sperimentiamo ed esprimiamo, è allora che qualcosa si sblocca in noi.
  5. Quando ci riconnettiamo alla vita, pront* a sopportare il dolore che proviamo per la vita stessa, allora la mente recupera la sua naturale lucidità.
  6. L’esperienza della riconnessione con la Terra suscita il desiderio di agire a suo favore, così come a favore dell’umanità intera.
da REGEN101 p.18
Referenze: https://workthatreconnects.org/